Indi per cui, anzichè guardare le stelle, io e il mio ragazzo (e uno sparuto gruppetto di appassionati) ci siamo messi ad ascoltare il proprietario e costruttore dell'astronomio stesso, che ci ha tenuto lezione su parecchi, interessantissimi argomenti.
E tra le tante cose che ha detto, ho scoperto di non essere del segno del sagittario!!! Io…un sagittario ascendente scorpione, che si ritrovava in tutte le sue caratteristiche!
Dunque, sono del segno dell’OFIUCO, che va dal 30 novembre al 17 dicembre!
Quasi tutti conoscono le 12 costellazioni dello zodiaco, l’immaginaria fascia della volta celeste che si trova "a cavallo" del piano dell’orbita terrestre. Pochi sanno, però, che le costellazioni zodiacali in realtà sono… 13! Sì, perché oltre a quelle ben note ce n’è un’altra, che a tutti gli effetti fa parte della fascia zodiacale: Ofiuco, detta anche Serpentario.
Ofiuco è situata tra lo Scorpione e il Sagittario, fra i -30 e i +15 gradi di declinazione. Ofiuco in greco vuol dire "serpentario" (da "ofis", cioè serpente) e la costellazione raffigura idealmente un gigante che tiene in mano un serpente. Un tempo la costellazione di Ofiuco era unita a quella del Serpente; oggi invece vengono distinte.
Ma perché la costellazione di Ofiuco non è mai stata contemplata fra le costellazioni zodiacali? Furono gli astrologi e non gli astronomi a ignorarla (maledette leggi del mercato...): considerando per comodità solo 12 costellazioni zodiacali, si poteva abbinare ognuna di queste a un mese dell’anno (così le panzane che ci rifilano sui giornali e in televisioni sono più commerciabili, no?). Fu l’astronoma inglese Jacqueline Mitton della Royal Astronomical Society a sollevare la questione della tredicesima costellazione, nel 1995. In realtà, anche la suddivisione in "segni zodiacali" corrispondenti a un mese dell’anno è un’approssimazione, perché le costellazioni reali non coprono esattamente ciascuna un dodicesimo di fascia zodiacale, bensì hanno estensioni diverse fra loro.
Qui in basso riporto la tabella che vi indicherà il vostro VERO segno zodiacale, senza panzane:
Capricorno: Dal 19 gennaio - Al 15 febbraio
Acquario: Dal 16 febbraio - All'11 marzo
Pesci: Dal 12 marzo - Al 18 aprile
Ariete: Dal 19 aprile - Al 13 maggio
Toro: Dal 14 maggio - Al 20 giugno
Gemelli: Dal 21 giugno - Al 19 luglio
Cancro: Dal 20 luglio - Al 19 agosto
Leone: Dal 20 agosto - Al 15 settembre
Vergine: Dal 16 settembre - Al 30 ottobre
Bilancia: Dal 31 ottobre - Al 22 novembre
Scorpione: Dal 23 novembre - Al 29 novembre
Ofiuco: Dal 30 novembre - Al 17 dicembre
Sagittario: Dal 18 dicembre - Al 18 gennaio
Acquario: Dal 16 febbraio - All'11 marzo
Pesci: Dal 12 marzo - Al 18 aprile
Ariete: Dal 19 aprile - Al 13 maggio
Toro: Dal 14 maggio - Al 20 giugno
Gemelli: Dal 21 giugno - Al 19 luglio
Cancro: Dal 20 luglio - Al 19 agosto
Leone: Dal 20 agosto - Al 15 settembre
Vergine: Dal 16 settembre - Al 30 ottobre
Bilancia: Dal 31 ottobre - Al 22 novembre
Scorpione: Dal 23 novembre - Al 29 novembre
Ofiuco: Dal 30 novembre - Al 17 dicembre
Sagittario: Dal 18 dicembre - Al 18 gennaio
Come si può vedere si tratta di una corrispondenza ben diversa da quella solitamente usata dagli astrologi che si ostinano a usarne una risalente a oltre 2000 anni fa e del tutto scorretta.
E per concludere, riporto anche la leggenda di Ofiuco (dato che ogni costellazione ha una sua storia e non era, secondo la mitologia, lì per caso):
I Greci lo identificarono con Asclepio, il dio della medicina. Asclepio era figlio di Apollo e di Coronis (sebbene qualcuno sostenga che sua madre fosse Arsinoe). La leggenda narra che Coronis tradì Apollo con un mortale, Ischys, mentre era incinta di un figlio di Apollo. Un corvo portò al dio la brutta notizia ma invece della ricompensa che si aspettava, che fino a quel momento era stato bianco candido, fu maledetto dal dio che lo fece diventare nero.In un impeto di gelosia Apollo colpì Coronis con una freccia. Piuttosto che vedere il suo bambino morire con lei, il dio strappò il feto dal grembo della madre mentre le fiamme della pira funeraria l’avvolgevano, e lo affidò a Chirone, il centauro saggio (rappresentato nel cielo dalla costellazione del Centauro).Chirone allevò Asclepio come un figlio e gli insegnò le arti della guarigione e della caccia. Asclepio divenne talmente abile nella medicina che non solo riuscì a salvare vite umane, ma anche a resuscitare i morti. Una volta, a Creta, Glauco, il giovane figlio del re Minosse, mentre stava giocando cadde dentro un barattolo di miele e vi annegò. Asclepio era intento a osservare il corpo di Glauco, quando un serpente si avvicinò. Lui prontamente l’uccise con il suo bastone; allora si fece avanti un altro serpente con in bocca un’erba che depose sul corpo di quello morto, che magicamente ritornò in vita. Asclepio prese la stessa erba e la pose sul corpo di Glauco, e l’effetto magico si ripeté. (Robert Graves sostiene si trattasse di vischio che per gli antichi aveva forti proprietà rigenerative.) A causa di quest’incidente, dice Igino, Ofiuco è rappresentato in cielo con in mano un serpente, che è divenuto il simbolo del recupero della salute per la caratteristica che i serpenti hanno di cambiare pelle ogni anno, come se ogni volta rinascessero.Altri, però, dicono che Asclepio ricevette dalla dea Atena il sangue di Medusala Gorgone. Il sangue che sgorgava dalle vene del suo fianco sinistro era velenoso, ma quello del fianco destro aveva il potere di fare risorgere i morti.Uno degli uomini che si suppone Asclepio abbia resuscitati fu Ippolito, figlio di Teseo, che morì precipitando dal suo carro (qualcuno lo identifica con la costellazione dell’Auriga). Mentre prendeva le erbe guaritrici, Asclepio toccò per tre volte il torace del ragazzo, pronunciando parole propiziatrici ed Ippolito sollevò la testa.
Ade, dio del Mondo dell’Oltretomba, si rese presto conto che il flusso di anime morte nel suo regno si sarebbe drasticamente ridotto se questa tecnica fosse diventata di conoscenza comune. Protestò presso Zeus, il dio suo fratello, e quello colpì Asclepio con la folgore. Apollo si sentì oltraggiato per il trattamento severo riservato a suo figlio e si vendicò uccidendo i tre Ciclopi che forgiavano le folgori di Zeus. Per placare Apollo, Zeus rese Asclepio immortale (date le circostanze non era certo possibile riportarlo in vita) e lo pose fra le stelle come costellazione di Ofiuco.
Ade, dio del Mondo dell’Oltretomba, si rese presto conto che il flusso di anime morte nel suo regno si sarebbe drasticamente ridotto se questa tecnica fosse diventata di conoscenza comune. Protestò presso Zeus, il dio suo fratello, e quello colpì Asclepio con la folgore. Apollo si sentì oltraggiato per il trattamento severo riservato a suo figlio e si vendicò uccidendo i tre Ciclopi che forgiavano le folgori di Zeus. Per placare Apollo, Zeus rese Asclepio immortale (date le circostanze non era certo possibile riportarlo in vita) e lo pose fra le stelle come costellazione di Ofiuco.
Spero, con questo post, di avervi "illuminato" almeno un po'! :)