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lunedì 29 ottobre 2007

Halloween: ma sapete davvero cosa si festeggia?

Ciao Bellissimi!
Tra un paio di giorni sarà halloween, 31 ottobre, festa considerata più o meno importante.
"E' una festa importata", "è una festa inutile", questi sono i commenti che sento più di frequente.
Ma sapete davvero cosa significa festeggiare halloween? E' mito comune che la festa sia nata in America, e quindi è subito classificata come la classica festività "inventata" a scopo commerciale.
E se vi dicessi che le sue origini sono antichissime, antecedenti anche al commercio e ai negozietti che vendono cappelli e zucche intagliate? Se vi dicessi che le sue primissime origini furono europee, e non americane? E vi siete mai chiesti perchè si intagliano le zucche e, soprattutto, la faccia di chi viene intagliata nella zucca come simbolo di halloween?
Tiè, beccatevi la seguente mazzata di cultura! :-)

Halloween (corrispondente alla vigilia della festa cristiana di Ognissanti) è il nome di una festa popolare di origine pre-cristiana ora tipicamente americana e canadese. Tuttavia le sue origini antichissime affondano nel più remoto passato delle tradizioni europee: viene fatta infatti risalire al 4000 a.C. quando le popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre la terra si prepara all'inverno ed era necessario - allora come adesso - ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda: è questo il periodo di Halloween.

In Europa la ricorrenza si diffuse con i Celti: all'incirca nel 2300 a.C. questa popolazione iniziò a spostarsi dalle isole Britanniche fino all'area del Mar Mediterraneo. Questo popolo festeggiava la fine dell'estate con Samhain, il loro capodanno. In gaelico Samhain significa infatti fine dell'estate (Sam, estate, e Fuin). A sera tutti i focolari venivano spenti e riaccesi dal sacro falò curato dai Druidi a Tlachtga, vicino alla reale collina di Tara.
Nella dimensione circolare del tempo, caratteristica della cultura celta, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale, che non apparteneva né all'anno vecchio e neppure al nuovo: in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti (Tir na n'Og) si assottigliava ed i vivi potevano accedervi.
I celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi. Da qui l’usanza del trick-or-treating.
Oltre a non temere gli spiriti dei defunti, i Celti non credevano nei demoni quanto piuttosto nelle fate e negli elfi, entrambe creature considerate però pericolose: le prime per un supposto risentimento verso gli esseri umani; i secondi per le estreme differenze che intercorrevano appunto rispetto all'uomo. Secondo la leggenda, nella notte di Samhain questi esseri erano soliti fare scherzi anche pericolosi agli uomini e questo ha portato alla nascita e al perpetuarsi di molte altre storie terrificanti.
Si ricollega forse a questo la tradizione odierna e più recente per cui i bambini, travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano alla porta urlando con tono minaccioso: "Dolcetto o scherzetto?" ("Trick or treat" nella versione inglese). Per allontanare la sfortuna, inoltre, è necessario bussare a 13 porte diverse.


È usanza ad Halloween intagliare zucche con volti minacciosi e porvi una candela accesa all'interno.
Questa usanza nasce dall’idea che i defunti vaghino per la terra con dei fuochi in mano e cerchino di portare via con sé i vivi (in realtà questi fuochi sono i fuochi fatui, causati dalla materia in decomposizione sulle sponde delle paludi); è bene quindi che i vivi si muniscano di una faccia orripilante con un lume dentro per ingannare i morti. Questa usanza fa riferimento anche alle streghe che nei tempi più remoti venivano bruciate sui roghi o impiccate, infatti oggi si pensa che queste vaghino nell'oscurità della notte per rivendicare la loro morte (conciate in maniera orrenda o meno) e ne approfittano per usare il loro potere ad Halloween dove quest'ultimo aumenta in misura maggiore rispetto alla loro "normale" paranormalità. L'usanza è tipicamente americana, ma probabilmente deriva da tradizioni importate da immigrati europei: l'uso di zucche o, più spesso in Europa, di fantocci rappresentanti streghe, di rape vuote illuminate, è documentato anche in alcune località del Piemonte, della Campania, del Friuli (dove si chiamano Crepis o Musons), dell'Emilia-Romagna e dell'alto Lazio.


Un Jack-o'-lantern (in italiano Gianni il Lanternino) è dunque una zucca di cui sono stati asportati la parte sopra e il gambo e tolti la polpa interna e i semi per lasciare l’involucro vuoto. Vengono tagliate via delle porzioni da un lato per ricavare una sagoma, di solito una faccia. È possibile, usando differenti attrezzi per tagli più spessi o più sottili, creare sagome sorprendentemente precise e realistiche. Una fonte di luce, per tradizione una candela, viene inserita nella zucca e la calotta superiore viene rimessa al suo posto (spesso dopo che è stato intagliato nel coperchio una sorta di "camino" per permettere al calore di uscire). La luce illumina la sagoma dall’interno. L’usanza di intagliare dei Jack-o'-lantern nacque in Irlanda.
I Jack-o'-lantern si preparano di solito in occasione di Halloween e originalmente venivano ricavati da grandi rape, barbabietole e cavoli rapa prima dell'introduzione della zucca dall'America.
L’usanza di intagliare i Jack-o'-lantern risale alla leggenda irlandese di Jack, un pigro ma astuto fattore, che con un astuto inganno ed una croce intrappolò il diavolo, e lo liberò solo dopo che questo acconsentì a non farlo mai entrare all'inferno. Quando Jack morì, aveva peccato così tanto da non poter essere accolto in paradiso, ma il diavolo non lo lasciò entrare all’inferno.
Così Jack intagliò una delle sue rape, ci mise una candela dentro e cominciò a vagare senza fine per il mondo alla ricerca di un posto dove riposare. Egli divenne noto come Jack della Lanterna o Jack-o'-Lantern.


E questo è quanto! E' quindi vero che fu l'America a renderla una festa commerciale, ma questo non fu l'inizio della festa, bensì la sua trasformazione. Ora sta a voi decidere cosa pensare di questa festa, ma.... Almeno siete ben informati!!

:-)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie