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martedì 22 aprile 2008

Il nuovo libro di Licia Troisi, la Ragazza-Drago

Ta-ta-ta-taaaan, ta-ta-ta-taaaaan, ta-ta-tatan,tatatan,tatataaaan!!
Ebbene si, è lui!!! E' uscito!! Inutile dire che l'ho letto in un giorno solo, per quanto non mi abbia entusiasmato a livello delle Cronache del Mondo Emerso. Comunque un libro che merita, indubbiamente, specie se avete tutta la collezione della nostra amata Licia. Oddio, un po' troppo breve per quello che mi riguarda. Di prezzi di mercato non me ne intendo più di tanto, so solo che io ho pagato questo libro 17 €, e che è lungo circa 340 pagine... Bè, le Cronache erano qualcosa come 1200, e scritte ben più fitte, e le ho pagate 20 €... Ok ok, versione economica, non con copertina a parte e lucida... Però alla fine quel che interessa di un libro è... leggerlo, no?
Stupendissima la copertina, come sempre firmata Massimo Barbieri, che ormai è un indiscusso leader nel campo dell'illustrazione e, se posso dirlo, migliora di giorno in giorno.
Questa copertina penso sia la più splendida che abbia mai creato, le sfumature sulla maschera della protagonista sono eccezionali, sembra davvero di vedere le sopracciglia in rilievo... Ma mi sto dilungando, come al solito!
Non voglio fare spoilers, ma vi racconto brevemente la trama che, udite udite, è ambientata niente popò di meno che nel mondo reale, nella nostra Roma. E qui compaiono un sacco di luoghi a noi noti, da Villa Mondragone al Lago di Albano, ad un comune orfanotrofio, dove la nostra storia ha inizio. Ecco la quarta di copertina:

Sofia sa che a tredici anni non ti adotta più nessuno. La vita all'orfanotrofio le sembra un libro in cui la stessa pagina si ripete all'infinito, fino a quando un giorno un professore di antropologia non la prenda con sé. Sarà lui a rivelarle che il neo sulla sua fronte è il segno che in lei dimore lo spirito del drago Thuban.Tremila anni fa questa potentissima creatura sconfisse Nidhoggr, la perfida viverna che voleva distruggere l'Albero del Mondo e alterare per sempre l'equilibrio della Natura.Thuban lo imprigionò nelle viscere della Terra, ma il sigillo è sempre più debole: nutrendosi della rabbia e della stupidità degli uomini, e servendosi di feroci emissari, Nidhoggr sta per tornare. Tocca a Sofia e agli altri prescelti fermarlo nell'ultima, definitiva battaglia.La ragazza drago deve solo scegliere di credere al suo dono...

Vi ricordo anche di acquistare il giornale la Repubblica il 26 aprile, perchè conterrà un'intervista fatta alla nostra autrice prediletta! E consultate il sito internet della scrittrice per essere sempre aggiornati, http://www.liciatroisi.it/

Benissimo, propaganda a parte, concludo con il mio commento personale.
Un libro dalla lettura semplice, poco impegnativa, che si avvicina più alla letteratura per ragazzi che ad un fantasy impegnato vero e proprio, ma la mano leggera e scorrevole di Licia riesce, come nelle sue precedenti opere, a tenerti inchiodato alle pagine per ore.
L'elemento che ormai caratterizza molti fantasy senza mai stancarci, e attorno al quale è incentrata anche questa vicenda, è la crescita interiore dei personaggi. Moooolto approfondita la psicologia di Sofia, un po' meno quella di Lidja, che comunque alla lunga risulta (almeno dal mio punto di vista) più simpatica della protagonista stessa, veramente un po' lagnosa, al contrario delle più decise Nihal e Dubhe. Ecco si, diciamo che Lidja ha un carattere molto simile alle passate eroine, anche se in questo libro svolge un ruolo marginale, di "membro della squadra di supporto", ecco.
Spero vivamente che nel seguito sia più approfondita la sua storia, veramente interessante e ancora avvolta nel mistero. Ok, a grandi linee è stata spiegata, ma senza la dovuta attenzione (volutamente?). Cosa ha provato veramente negli anni passati a lavorare in un circo? Di quali episodi è stata protagonista? Tutto ciò è stato spiegato in un paio di pagine, ma sono certa che gli approfondimenti nei prossimi due libri non mancheranno.
Buonissima invece la spiegazione iniziale di Sofia, del suo carattere e del suo rapporto con l'orfanotrofio, ecc.
Unica cosa che non ho capito veramente era che bisogno ci fosse che Mattia indossasse intenzionalmente il marchingegno che lo sottomette alla volontà dei "cattivi". Ma non bastava costringerlo? E magari scegliere un candidato più atletico e in buona salute, che meglio si sarebbe prestato ai combattimenti? Presumo che per qualche patto o attuale limitazione dei poteri dei cattivi questo non fosse possibile, ma non è stato detto. Forse nei prossimi libri verrà spiegato meglio il rapporto tra gli Assoggettati e i loro Padroni? Staremo a vedere...

Insomma, ancora qualche perplessità che spero sia fugata dai due seguiti, un po' dal prezzo del prodotto e un po' dalla scarsa lunghezza, tuttavia sicuramente un bel 7+ è d'obbligo! Una lettura che vale la pena per trascorrere piacevoli ore estive immersi in un fantasy rilassante e ambientato nei giorni nostri.



giovedì 26 aprile 2007

Recensione del libro "La spia di Shandar"

Premetto che non so se sia davvero il caso di definire questo libro "Fantasy"... Forse è più un libro per ragazzi, in effetti. Niente magia, niente draghi, troll, elfi, niente di niente... Però è pur sempre un libro creato in un contesto immaginario, un mondo che non è il nostro, e pieno di intrighi, truffe, colpi di scena... Mah, non so nemmeno io dargli un genere preciso. Penso sia "Fantastico", perchè frutto dell'immaginazione, ma non proprio "Fantasy" nel senso di magico.
Vabbè, non importa...
Mi è piaciuto.
Vi dirò, mi è piaciuto.
Niente che ti faccia correre nudo fuori casa per urlare al mondo intero quale immensa figata sia stata perdersi tra le righe del suo inchiostro, però una lettura piacevole. Stile di scrittura fresco, che si lascia scorrere, penso adatto anche ad un pubblico molto giovane (dopo i 12 anni penso che chiunque, con un po' di impegno, riesca a finirlo e a comprenderlo senza problemi). Ciò non significa che questo sia "infantile", anzi. La storia tra Lady Alyssa e Lord Danar sembra un po' tratta dalla favola del principe azzurro (con una principessa un po' particolare, un po' simile all'orgogliosa Dubhe delle guerre del mondo emerso, con queste doti un po' particolari... spia, ladra, assassina, siamo sempre lì...).
Insomma, se volete una cosa piacevole, rilassante, per passarvi via una settimana un po' uggiosa, questo libro vi regalerà attimi piacevoli senza doverci mettere l'impegno mentale che in genere è necessario per leggere mattoni come saghe lunghe quindici libri e con una media di 35-40 nomi per tomo (senza contare, ovviamente, i soprannomi, i cognomi, i titoli nobiliari, ecc).
Una buona lettura, un libro che ben si piazza nell'attuale media del mercato.
Se non avete una lista di 40 libri candidati che aspettano di essere sfogliati dalle vostre febbricitanti mani, ma se, al contrario, siete un'anima in pena con l'abitudine di sbattere la testa fortissimo contro gli scaffali delle librerie perchè vorreste leggere un libro, davvero, ma non sapete che pesci pigliare, ecco... Questo è quello che fa per voi! Capito?? Quindi ora puoi anche smettere di torturare quella povera commessa!!! :-)

Alla prossima!

martedì 24 aprile 2007

A little comment to Dragonlance!

Visto lo scarsissimo tempo a mia disposizione (che novità, eh?), cercherò di essere sinteticissima...
Bello, bello, bello!
Era una vita che sentivo parlare di Dragonlance! Giochi di ruolo, manuali a non finire, commenti ad oltranza... E nessuno che mi spiegasse cosa diavolo fosse! Scaffali in libreria, in fumetteria, mostre e fiere... E non capivo se fosse nato prima il libro o il gioco di ruolo!
Comunque non dilunghiamoci più del dovuto!
Alla fine ho capito di dovermi leggere una saga composta da tre libri, "i draghi del tramonto d'autunno", "i draghi del crepuscolo d'inverno" e "i draghi dell'alba di primavera", o qlc del genere (faccio sempre confusione tra i titoli).
E li ho letti! Innanzitutto sono rimasta molto colpita dall'intreccio, dallo stile di scrittura e dall'ambientazione... Era tutto molto reale e complesso, e l'atmosfera che si respira è un po' il fantasy di una volta, tipo le saghe su Shannara e gli interminabili viaggi del Signore degli Anelli... Elfi, uomini, nani, kender (una razza che si potrebbe dire simile a folletti dispettosi)...
Ma che figata!! Scusate la volgarità...
Eppure, nonostante tutto questo ora risulti un po' scontato perchè presente in moltissime altre storie, mi sento come se avessi finalmente scoperto, dopo aver scavato a lungo, le radici di un albero secolare... Non mi ero mai accorta finora di aver intravisto solo rami e foglie! E ora che vedo le radici riesco finalmente a capire da che parte quest'immenso albero che è il fantasy vada visto... Ho capito che questo (Shannara, Dragonlance, The lord of the rings) erano i veri inizi, mentre tutti questi tipi di fantasy che si vedono ora in giro non sono altro che rami e foglie... Senza le radici essi non esisterebbero neppure, però è anche vero che un albero senza rami e foglie è tutto fuorché bello da vedere, no? Ok, aiuto, qui sto entrando nel filosofico, meglio fare un passo indietro...
In sostanza, leggendo questa trama ho ritrovato in molti altri fantasy "meno datati" dei dettagli che si ispirano palesemente ad essa... Ed ecco che in questa storia si fa largo per la prima volta la figura del protagonista mezzelfo... No comment...
Ciò fa riflettere.
Ciò che fino a ieri consideravo un'ottima ed originale idea ora sta lentamente acquisendo la consapevolezza che, alla fine, tutto ormai è già stato "usato", "scritto", e che agli scrittori moderni forse convenga creare un tipo di fantasy completamente diverso. E' arduo staccarsi dal passato, ma sono certa che se uno ha intenzione di scrivere seriamente qualcosa di innovativo, sia necessario, altrimenti si finirà inevitabilmente per "prendere spunto".

Comunque ottimissima saga! Sono fermamente intenzionata a leggerne altri, specialmente le storie che riguardano Raistlin (di gran lunga il mio personaggio preferito, un grande!!!).
Una lettura che fa riflettere sul fantasy moderno e che, specialmente come coinvolgimento emotivo e complessità e spessore della psicologia dei personaggi, va letto!
E questo nulla toglie all'azione, ve lo assicuro!
IMPERDIBILE!

giovedì 29 marzo 2007

Recensione del libro "La resistenza" - Memorie di Idhùn

Buongiorno a tutti!!
Ora, premetto che ho una zia più fanatica di fantasy di me (alla venerabile età di una sessantina d'anni abbondanti, alla faccia di chi definisce questo genere roba per "ragazzi" se non addirittura per "bambini"), e che un bel giorno mi si è presentata innanzi con questo libro in mano, dicendomi "se ti conosco, questo libro dopodomani sarà già tornato in mano mia". Leggere un libro di 500 pagine in due giorni? "No problem", penso io, "Purché mi piaccia veramente".
Domenica mattina ore 8.30 inizia la lettura.
Le prime due ore passano abbastanza svogliatamente, senza che il libro mi prenda in modo particolare. Già i personaggi non mi sembrano molto svegli, Victoria mi sta sul caxxo a priori, e il libro presenta uno stile di scrittura fresco ma non eccezionale. La storia dell'assassinio dei genitori come esordio di un libro, poi, l'avremo subita migliaia di volte. Ok, è ovvio che per iniziare una storia, non potendola ambientare alla nascita del protagonista, dobbiamo introdurla nel momento della sua vita in cui avviene un cambiamento, in cui scatta quel particolare qualcosa che lo strappa via dalle sue radici, ma si può cortesemente inventarsi qualcosa di nuovo!? Per favore!!!
Poi la storia si sviluppa in modo ancora un po' classico. I due bambini smaniosi, che non so perchè ma nella mia mente prendono un po' le sembianze di Sailor Chibiusa e di Harry Potter, (che strana unione!!) si ritrovano con... Chi!?!? Uno spadaccino e un mago! "STRANO!!", penso io. E quindi il libro nasce un po' sotto una cattiva stella...
Poi però la cosa inizia a farsi più interessante. Quando si narra del mondo di Idhùn (che pure non viene descritto se non con parsimonia), degli Sheck in particolare, che mi sapevano un po' troppo di basilischi alati per dirla tutta, la storia si fa più intrigante. La psicologia de "l'assassino dagli occhi di ghiaccio", poi, è profonda. La storia tra i personaggi si intreccia, c'è perfino il colpo di scena di Aslan, e il tutto mi impressiona piacevolmente.
Devo però dire che quella che vuole essere spacciata per la "sorpresona finale" è perfettamente intuibile (anzi, sfido anche il più mongolo a non arrivarci!!) già da metà libro. La tortura interiore di Victoria però compensa tutto, perchè psicologicamente perfetta e quasi commovente. Mentre leggevo mi sentivo quasi divisa in due io stessa!! E' stato molto coinvolgente!!
Senza che me ne rendessi conto le ore sono volate, e le pagine scorrevano sotto i miei occhi come un fiume in piena. Ammaliata e trascinata a forza nell'intrigo della trama (che pur non essendo complessissima lascia tranquillamente il segno), non riuscivo più a staccarmi dalle pagine!
Conclusione?
L'ho finito in giornata!! Ebbene si, ci sono rimasta su fino a mezzanotte quasi ininterrottamente, però l'ho finito!! Divorato!
Allora, il mio giudizio finale è il seguente: questo libro mi sembra prenda notevoli spunti da "classici" letterari.
Come già detto, la storia dell'assassinio dei genitori per iniziare una trama, ci è stata rigirata e condita con centomila tipi di salse diverse, ma il concetto resta il medesimo. Poi la giustificazione della guerra in corso qual'è!?!? Ovviamente una profezia!! Ma pensa un po'! E qui l'impronta di Harry Potter un po' c'è, specialmente quando alla fine si viene casualmente a sapere che alcuni saggi (= ministero della magia, maghi della torre, sono sempre gli stessi tanto) ne hanno celata una parte!
Veniamo poi a parlare della natura dell'umano/drago, che è già stata ripresa in qualche altro libro. Nella "Signora dei Draghi" la cattiva è un drago sotto false sembianze umane. E' una curiosa piega che stanno prendendo le opere moderne, in effetti, la tendenza a confondere le identità di creature umane e mitologiche assieme. Gli "ibridi" sono temi molto sfruttati di questi tempi (come anche in questo libro), e penso per la felicità di molti. Poi la storia di Damlo è simile... Testa di drago, cuore di umano. Il tema è anche nei libri "Il risveglio dell'Ombra" e il "Predatore di Magia". Ognuno dà a quest'unione un significato diverso, ma sempre di unione si tratta alla fine!
In sostanza? Penso che sia un libro da leggere, lo consiglio, e vi terrà inchiodati alle pagine fino alla fine. Peccato per qualche tiratella un po' scontata e che lascia in bocca un sapore di dejà vu! Per il resto, psicologia dei personaggi approfondita, anche originale, stile di scrittura dell'autore non complesso ma fluido e che si lascia "scorrere" facilmente. Non una lettura impegnativa, bensì un ottimo modo per trascorrere qualche ora in casa, nascosti sotto le coperte. Vale la pena di comprarlo e leggerlo!